| Zusammenfassung: | Amphipod crustaceans are able to colonise different micro-habitats of coastal marine benthos due to a multiplicity of trophic and morpho-functional adaptations, and may be considered a key taxon in describing the structure of assemblages. Literature concerning amphipod feeding behaviour and way of life showed that studies on functional groups (FGs) started only in the 1980s. A short review about the state of the art of the knowledge is presented here. Aiming at investigating the functional role of amphipods and to ascertain to what extent their adaptations could be a response to different biotic and abiotic conditions, some examples of studies conducted in the Mediterranean Sea on various plant substrata (Posidonia oceanica, Cymodocea nodosa, Zostera marina, Caulerpa racemosa var. cylindracea), at different spatial and temporal scales, were given. Despite many doubts about some species, due to the lack of information and their opportunistic behaviour, the identified taxa were grouped in the main categories of suspension feeders, deposit feeders, carnivores, commensals, herbivores, plant detritus feeders, omnivores, and in the mixed categories of deposit-suspension feeders, deposit feeders-carnivores, herbivores-deposit feeders, according to the food ingested and their feeding strategies; and, according to their life-habits, in epifaunal free-living and domicolous, and infaunal free-burrowing and tube-building. FGs might be considered good descriptors of zonation patterns, mainly against gradients such as depth, where strong environmental factors play a role. FG composition was differentiated according to the structural complexity and the stability of the host plant. Changes observed on a long-term scale, due to regression phenomena in P. oceanica meadows or to the spread of the invasive species C. racemosa var. cylindracea, were well described by FGs. In the first case the trophic diversity was maintained and in the latter the lack of herbivorous forms pointed out the poor role as structuring plant of the seaweed. Although caution is suggested in studies on FGs, they can give further insight in comprehending structural and functional processes in amphipod ecology. I Crostacei Anfipodi sono in grado di colonizzare differenti micro-habitat del benthos marino costiero grazie ad una molteplicità di adattamenti trofici e morfo-funzionali, e possono essere considerati un taxon chiave nel descrivere la struttura delle comunità. I dati bibliografici riguardanti sia il loro comportamento alimentare che lo stile di vita hanno evidenziato che studi riguardanti i gruppi funzionali (GF) sono iniziati soltanto negli anni ottanta. Viene presentata una breve revisione sullo stato dell'arte delle conoscenze. Allo scopo di indagare sul ruolo funzionale degli Anfipodi e di capire quanto i loro adattamenti possano essere una risposta a differenti condizioni abiotiche e biotiche, sono presentati alcuni esempi di studi condotti nel mar Mediterraneo, a diversa scala spaziale e temporale, su differenti substrati vegetali (Posidonia oceanica, Cymodocea nodosa, Zostera marina, Caulerpa racemosa var. cylindracea). Nonostante sussistano ancora molti dubbi riguardanti alcune specie, sia per il loro comportamento opportunista sia per la mancanza d'informazione, i taxa identificati sono stati raggruppati, secondo il cibo ingerito e le loro strategie alimentari, in sospensivori, depositivori, carnivori, commensali, erbivori, utilizzatori di detrito vegetale, onnivori, e nelle categorie miste dei depositivori sospensivori, depositivori carnivori, erbivori depositivori; inoltre, a seconda dei loro modi di vita, in epifauna libera e domicola, ed infauna fossoria e tubicola. I GF possono essere considerati buoni descrittori dei pattern di zonazione, soprattutto nei confronti di gradienti come la profondità, dove i fattori ambientali giuocano un ruolo importante. Inoltre, la composizione in GF può essere differente in relazione alla complessità strutturale e la stabilità della pianta ospite. I cambiamenti osservati su lunga scala temporale, dovuti ad esempio a fenomeni di regressione in praterie di P. oceanica o alla diffusione della specie invasiva C. racemosa var. cylindracea, sono descritti in modo efficace dai GF. Nel primo caso si osserva come la diversità trofica sia mantenuta, mentre nel secondo caso la mancanza di forme erbivore evidenzia che l'alga non sembrerebbe avere un ruolo importante come pianta strutturante. Sebbene si suggerisca molta cautela negli studi riguardanti i GF, questi possono contribuire ad ampliare le conoscenze utili alla comprensione dei processi strutturali e funzionali alla base dell'ecologia degli Anfipodi.
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